Obiettivi: I minerali fibrosi naturali definiti amianto sono utili nell’industria da molti secoli. Negli anni ’60 l’epidemiologia aveva riconosciuto l’associazione tra esposizione all’amianto e mesotelioma e la IARC ha designato tutti i tipi di amianto come Gruppo 1 nel 1987. Tuttavia, rimanevano vari enigmi scientifici riguardo ai meccanismi molecolari della carcinogenesi mesoteliale indotta dall’amianto. Questo articolo di revisione è stato intrapreso per rivelare e riassumere le recenti scoperte su come l’enigma è stato risolto.
Metodi: Abbiamo raccolto recenti importanti scoperte del nostro laboratorio e di altri per spiegare perché le cellule mesoteliali sono il bersaglio della carcinogenesi indotta dall’amianto e quali sono i meccanismi molecolari chiave.
Risultati: Il lungo periodo di incubazione di 30 ~ 40 anni per la carcinogenesi mesoteliale dopo l’esposizione all’amianto è responsabile del fatto che le fibre di amianto attraversano il parenchima polmonare dalle porzioni centrali a quelle periferiche per raggiungere infine il mesotelio parietale perforando la pleura viscerale. Le fibre di amianto hanno affinità per l’emoglobina e gli istoni, accumulando così il ferro sulla superficie mentre viaggiano attraverso i polmoni. L’altro punto importante è che le cellule mesoteliali sono cellule fagocitiche, che inghiottono le fibre di amianto rivestite di ferro. Di conseguenza, la delezione omozigote del gene soppressore del tumore p16INK4a, una firma della carcinogenesi indotta da un eccesso di ferro, viene acquisita attraverso il danno ossidativo al DNA. Recentemente è stato segnalato il trasferimento di ferro exosoma-dipendente dai macrofagi alimentati con amianto alle cellule mesoteliali. Meccanismi molecolari simili sono osservati nei nanotubi di carbonio a pareti multiple di circa 50 nm di diametro.
Conclusione: La dimensione fisica, la biopersistenza e l’affinità per il ferro/gli istoni sono essenziali affinché il materiale fibroso sia cancerogeno per le cellule mesoteliali. Pertanto, la riduzione locale del ferro potrebbe essere una strategia per prevenire la carcinogenesi mesoteliale.
Il link all’articolo completo (accesso aperto): https://academic.oup.com/joh/advance-article/doi/10.1093/joccuh/uiae064/7984772?login=true