Ott 31, 2024
Esposizione professionale all’amianto e tumore della vescica urinaria: revisione sistematica e meta-analisi

Nicolò Franco, Alessandro Godono, Marco Clari, Catalina Ciocan, Carlotta Zunarelli, Enrico Pira, Paolo Boffetta

PMID: 36847813

DOI: https://doi.org/10.1007/s00345-023-04327-w

Background: Ci sono prove contrastanti sull’associazione tra esposizione all’amianto e tumore alla vescica. È stata eseguita una revisione sistematica ed una meta-analisi per fornire prove sull’esposizione professionale all’amianto e sul rischio di mortalità e incidenza del cancro alla vescica.

Metodi: Abbiamo ricercato in 3 database elettronici rilevanti (Pubmed, Scopus ed Embase). La qualità metodologica degli articoli inclusi è stata valutata utilizzando lo strumento del National Institutes of Health degli Stati Uniti. I rapporti di incidenza standardizzati (SIR) e i rapporti di mortalità standardizzati (SMR) per il cancro della vescica, nonché i rispettivi intervalli di confidenza (CI) del 95%, sono stati estratti o calcolati per ciascuna coorte inclusa. Sono state eseguite meta-analisi principali e di sottogruppo in base al primo anno di impiego, all’industria, al sesso, alla tipologia di fibra di amianto e alla regione geografica.

Risultati: Sono state incluse 59 pubblicazioni comprendenti 60 coorti. L’incidenza e la mortalità del cancro della vescica non erano significativamente associate all’esposizione professionale all’amianto.

Conclusioni: Ci sono prove che i lavoratori con esposizione professionale all’amianto hanno un’incidenza di tumore alla vescica e mortalità simile alla popolazione generale.

Discussione

Abbiamo studiato la relazione tra esposizione professionale all’amianto e rischio di cancro alla vescica con una meta-analisi dei risultati ottenuti da un’ampia revisione sistematica. L’incidenza e la mortalità per questa tipologia di tumore non sono risultate significativamente aumentate nei lavoratori esposti all’amianto. Questi risultati sono in linea con i maggiori studi condotti sui lavoratori dell’amianto e sono stati confermati nelle analisi di sottogruppo stratificate per tipo di fibre di amianto, paese e valutazione della qualità. Inoltre, da un punto di vista biologico, non c’è alcuna prova di un meccanismo ragionevole per chiarire come le fibre di asbesto inalate possano raggiungere la vescica.

In letteratura, non ci sono percorsi fisio-patologici consolidati che possano spiegare l’aumento dell’incidenza o della mortalità del vescica tra i lavoratori esposti alle fibre di asbesto respiratorie. Se si stratifica in base all’anno di prima esposizione, è stato riscontrato un aumento del rischio di rischio di tumore alla vescica per i lavoratori impiegati tra il 1908 e il 1940. Questo risultato deve essere interpretato con cautela perché deriva da analisi stratificate multiple. I nostri risultati hanno mostrato che le lavoratrici hanno un tasso di mortalità per tumore alla vescica più elevato. Questo risultato si basa su 5 studi che comprendono un totale di 27 decessi osservati.

Ferrante e colleghi hanno riferito che le loro analisi preliminari suggerivano che il rischio di cancro alla vescica era concentrato nei settori industriali in cui l’esposizione all’amianto era associata ai fumi di combustione e ad altri agenti legati alla lavorazione dei metalli e alla verniciatura. Queste industrie sono state classificate in relazione al rischio cancerogeno. Inoltre, in 4 studi su 5 non sono stati presi in considerazione dati sull’abitudine al fumo, il più importante fattore di rischio ambientale per il cancro alla vescica. La prevalenza del fumo di sigaretta è elevata tra le donne che lavorano nell’industria edile e nelle professioni di costruzione ed estrazione, come dimostrato da uno studio condotto da Mazurek e colleghi negli Stati Uniti. Inoltre, la più alta mortalità per cancro alla vescica nella sottocoorte dei lavoratori dell’amianto può probabilmente essere attribuita all’aumento dei tassi di abitudine al fumo in questo sottogruppo rispetto alla popolazione generale, come dimostrato in un recente studio di Frost e colleghi.

Per quanto riguarda la maggiore influenza del fumo di tabacco nell’eziopatogenesi del tumore della vescica, i risultati di una recente meta-analisi delineano un rischio relativo di mortalità specifica per il tumore della vescica di 1,47 per tutti i fumatori.

Questa revisione sistematica e meta-analisi soffre di alcune limitazioni. Mancano informazioni sull’abitudine al fumo dei lavoratori, che è il principale fattore di rischio per il tumore della vescica e un potenziale confonditore. Un’altra limitazione è la mancanza di dati quantitativi sull’esposizione all’amianto e sulla durata dell’impiego nella maggior parte delle coorti. Per analizzare l’effetto dose-risposta abbiamo considerato la durata dell’impiego lavorativo, ma solo 12 studi su 60 hanno fornito questo dato. Tuttavia, la meta-regressione ha dato come risultato l’assenza di un effetto dose-risposta.

Conclusioni

La nostra meta-analisi fornisce l’evidenza che i lavoratori con esposizione professionale all’amianto hanno un tasso di incidenza e mortalità per il cancro alla vescica simile a quello della popolazione generale. Gli eccessi di rischio di cancro alla vescica in gruppi selezionati di lavoratori, e in particolare nelle donne, non rappresentano probabilmente associazioni causali; tuttavia, sono necessari ulteriori studi per valutare se le lavoratrici hanno maggiori probabilità di sviluppare il cancro alla vescica quando sono esposte professionalmente all’amianto.

A causa dei dati limitati sulla durata dell’esposizione, non è chiaro se la durata dell’impiego abbia un ruolo significativo nel tumore della vescica.

Deep learning per il conteggio delle fibre di amianto

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