Transl Lung Cancer Res. 2018 Oct;7(5):520-536.
Lisa Brusselmans, Lieselot Arnouts, Charissa Millevert, Joyce Vandersnickt, Jan P van Meerbeeck, Kevin Lamote
PMID: 30450290
PMCID: PMC6204411
DOI: 10.21037/tlcr.2018.04.09
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30450290/
Il mesotelioma pleurico è un tumore correlato all’esposizione alle fibre di amianto. Attualmente la diagnosi definitiva viene effettuata solo con esame istologico di una biopsia ottenuta attraverso una toracoscopia invasiva. Tuttavia spesso la diagnosi non viene ottenuta tempestivamente a causa di sintomi non specifici che compaiono principalmente nella malattia in stadio avanzato. A causa della sua aggressività biologica e della diagnosi tardiva, il tasso di sopravvivenza è basso. Inoltre l’imaging radiologico, come le scansioni tomografiche computerizzate, e i biomarcatori del sangue non sono abbastanza sensibili da essere utilizzati come strumento diagnostico precoce. Vi è la necessità di un nuovo test di screening e diagnostico che potrebbe migliorare l’esito dei pazienti. Nonostante molte ricerche si siano concentrate sui biomarcatori del sangue, nessuno di questi si è dimostrato clinicamente utile, e quindi la ricerca si è recentemente spostata su tecniche di analisi del respiro per riconoscere specifici composti organici volatili (VOC) nel respiro del paziente come potenziali biomarcatori non invasivi per la malattia. In questa recensione, riassumiamo le conoscenze acquisite sull’utilizzo dell’analisi del respiro per la diagnosi e il monitoraggio del mesotelioma pleurico e delle patologie asbesto-correlate (ARD). La gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS), il gold standard dell’analisi del respiro, sembra essere il metodo con la massima accuratezza (97%) per differenziare i pazienti con mesotelioma pleurico dai soggetti a rischio esposti all’amianto. Sono già stati trovati alcuni interessanti biomarcatori che sono significativamente elevati nei pazienti con asbestosi (NO, 8-isoprostane, leucotriene B4, α-Pinene) e mesotelioma pleurico (cicloesano). Purtroppo, le diverse tecniche e la moltitudine di studi risentono di alcune limitazioni. La maggior parte degli studi sono studi pilota con l’inclusione di un numero limitato di pazienti. Tuttavia, dati i risultati promettenti ed i facili metodi di campionamento, possiamo concludere che l’analisi del respiro potrebbe diventare uno strumento utile in futuro per lo screening del mesotelioma pleurico, ma sono necessarie ulteriori ricerche.