Una revisione sistematica sui programmi di screening in una popolazione di lavoratori esposti all’asbesto
J Thorac Dis. 2018 Jan;10(Suppl 2):S262-S268.
Fabio Falaschi, Chiara Romei, Sara Fiorini, Marco Lucchi
PMID: 29507794
PMCID: PMC58305
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29507794/
Il mesotelioma pleurico è una neoplasia globalmente rara con alto tasso di mortalità, per lo più correlata all’esposizione professionale all’asbesto. Le manifestazioni cliniche non sono specifiche, quindi la diagnosi viene eseguita in fase avanzata e i protocolli di screening non sono fattibili ora. D’altra parte, i lavoratori esposti all’asbesto hanno un’alta incidenza di sviluppare il cancro ai polmoni. La tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT) è una tecnica di acquisizione volumetrica ad alta risoluzione spaziale ed un’esposizione a basse dosi; è utilizzata in molti studi per rilevare i tumori polmonari in fase precoce, riducendo il tasso di mortalità nei soggetti fumatori. In articoli recenti, il possibile ruolo dello screening del cancro del polmone è stato valutato e raccomandato anche in soggetti esposti all’asbesto. Il presente articolo riassume i risultati di studi clinici per lo screening del cancro del polmone, al fine di valutare la possibilità di diagnosi precoce o programmi di screening in una popolazione di lavoratori esposti all’asbesto tramite tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT).
Una caratteristica distintiva dei programmi di screening con tomografia computerizzata a basso dosaggio in soggetti esposti rispetto ai protocolli di sorveglianza è che il protocollo richiede controlli successivi ad intervalli costanti e determinati (solitamente 1 anno), anche con un test negativo al controllo basale. Lo scopo dell’intervento annuale è quello di consentire l’individuazione di eventuali cambiamenti tra esami successivi (ad esempio la comparsa di un nuovo nodulo o la crescita di alcuni noduli preesistenti).
Il mesotelioma pleurico è un tumore con una velocità di crescita spesso molto rapida, capace quindi di sfuggire da una diagnosi tempestiva con questi intervalli di screening.
In conclusione è ragionevole raccomandare che gli adulti con esposizione all’amianto siano valutati per l’ammissibilità allo screening del cancro del polmone. Gli adulti con precedente esposizione all’amianto che rientrano nella soglia di rischio fissata per la partecipazione al protocollo di screening per il tumore al polmone, sia sulla base della storia con il fumo, dell’esposizione all’amianto o entrambi, dovrebbero essere presi in considerazione per lo screening per il cancro del polmone.
Sebbene la ricerca sia molto attiva in questo campo, il punto di vista attuale è che lo screening del mesotelioma pleurico non sia ancora attuabile. Lo screening per il cancro del polmone in soggetti esposti all’amianto, con un’attenta valutazione dei fattori di rischio non solo è possibile, ma anche auspicabile.